patate e fagioli



Lunedì 13 maggio 2013, approfittando di una tregua di bel tempo, è iniziata la storia del campo di patate e fagioli. 
Lo stato in cui si trovava il terreno, con l'erba alta e uno strato di radici molto spesso, ha reso necessario l'intervento di un trattore per girare la terra e fresarla. L'ideale sarebbe stato preparare il terreno lo scorso autunno in modo da trovarlo ora con molta meno erba e radici. Fortunatamente il lavoro è riuscito bene rendendo comunque  possibile la semina. La terra è buona con pochi sassi rispetto la norma della zona.


In cantina le patate scalpitavano ormai da settimane sparando in aria le gemme e facendo aumentare l'ansia del sottoscritto anche perchè è la prima esperienza di queste dimensioni. 
390 mq di terra e 100 Kg di patate:
- 50 kg di Liseta (da Brunico) a buccia chiara di pasta gialla – paglierina
- 25 kg di Desireè (da Brunico) a buccia rossa di pasta paglierina
- 10 kg di Kennebec (da Brunico) a buccia chiara e pasta bianca
- 10 kg di Kennebec tenute dalla nostra coltivazione dello scorso anno
- 5 kg di Tonda Rossa, Cinquantina e Val Formazza fornite dall'Istituto Strampelli di Lonigo al gruppo  "Le Masiere"  per un progetto di sperimentazione condivisa su varietà antiche.

 
Per la semina, effettuata nei due giorni successivi, si sono tenuti 70 cm tra le file e 30 cm circa sulla fila con le patate adagiate in buche profonde circa 10 cm.. Le gemme sono state lasciate in quanto il tubero ha già dato molto per  produrle e togliendole avrebbe avrebbe molta difficoltà a ripartire con conseguente ritardo del ciclo vegetativo e possibile diminuzione della produzione.
Per fornirvi qualche dato sono stati occupati dalla semina delle patate circa 320 mq su un totale di 390 mq, per uno sviluppo totale di 470 m lineari con una media di circa 120 m lineari ogni 25 kg si sementi.

Nel pomeriggio del 15, nei rimanenti 70 mq,  sono sati seminati i fagioli in 9 file lunghe 10 m e distanti tra loro 70 cm.
La semina è avvenuta per postarelle posizionando 5 fagioli a forma di stella per ogni pertica. Le pertiche distano tra loro 30 cm.
Le varietà seminate in questo campo sono 7:
- Fasola di Posina di due tipi
- Fagiolo Bianco di Spagna
- Fagiolo "Riga de oro" (varietà antica) fornito dall'Istituto Strampelli 
- Fagiolo Caravaggio
- Fagioli molto piccoli bianchi di cui non so il nome
- Fagiolo Scalda
Per ogni fila sono stati seminati 165 fagioli per un totale di 1485
Oggi, giovedì 16 maggio diluvia come poche volte accade e prego perchè tutto ciò che vi ho raccontato non finisca nel Posina.
 

Siamo a metà giugno e come si vede nella foto la pioggia battente di queste settimane non ha smosso le patate e i fagioli seminati e alla prima esplosione di sole e caldo le piante sono partite, belle e sane. La crescita delle patate non è stata omogenea ed alcune, ma poche, non sono nate. In questo momento, con le piante alte circa 15-20 cm, è stato eseguito il rincalzo con la zappa sulle file per dare più terra alle patate che nasceranno.
I fagioli sono nati tutti tranne quelli piccoli bianchi di cui non sapevo il nome e forse per questo non sono nati. A differenza dello sorso anno non ci sono stati attacchi significativi da parte degli afidi neri e i pochi comparsi hanno subito l'attacco delle coccinelle, divoratrici di afidi.
Le piante hanno beneficiato dell'acqua presente nel terreno e del clima umido per crescere vigorose e ricche di fiori fin da subito. Fin qui tutto bene ma l'errore che temevo di aver commesso non tardò a manifestarsi, la densità della semina, pertiche troppo fitte che non permettono ad ogni pianta di avere il giusto spazio vitale rispetto alle altre e di ricevere la giusta quantità di sole. Risultato: la pianta fila in alto sgomitando alla ricerca di guadagnarsi un posto al sole lavorando quindi più sui rami che sui fiori e frutti.  Nel primo metro di altezza ci sono pochissimi bacelli. Altra causa della bassa produzione di bacelli è stata la siccità di fine luglio nel momento in cui i fiori dovevano trasformarsi in frutto. Ho cercato di limitare questa carenza con piccole irrigazioni, visto che il campo non ha una sorgente comoda, ma la pioggia è tutt'altra cosa.




A inizio luglio le piante mostrano tutto il loro splendore al momento della fioritura. Quelle che vedete nella foto in basso e in primo piano sono le Kennebec nate da patate prodotte nell'orto sinergico lo scorso anno.
Intorno al 20 luglio una "piova mata", come viene chiamata qui, abbinata alla temperatura favorevole ha provocato un attacco di peronospera soprattutto alla varietà Liseta e portando le piante, prossime alla fioritura, ad una rapida essicazione delle foglie, il classico "bruson". Questo evento potrebbe avere ripercussioni sulla produzione dei tuberi in quanto le piante non hanno completato il loro ciclo vegetativo completo, fino alla fioritura. Lo vedremo più avanti. Nello stesso periodo e lungo le prime file è comparsa la dorifora . Abbiamo eseguito la rimozione manuale, senza uccisione, degli insetti adulti prima della loro riproduzione limitando la proliferazione sulla coltura.

Durante il mese di agosto alcune piante di Liseta attaccate dalla peronospera e non del tutto secche hanno ricacciato foglie nuove godendo della vitalità data da una pioggia mentre le altre varietà, Desireè e Kennebec, hanno proseguito normalmente il loro ciclo vegetativo, per nulla insidiate da peronospera e dorifora. A fine agosto quasi tutte le piante di Liseta sono secche e quindi pronte per la raccolta mentre le Desireè e Kennebec non del tutto secche, anzi gli steli delle piante sono ancora verdi.


Le Liseta, nonostante le avversità descritte prima, stanno dando un buon raccolto e a noi grande soddisfazione. La pezzatura non è molto grande ma le patate piccole sono le più buone. Si consideri il fatto che non hanno subito alcuna concimazione e trattamento, niente di niente! solo terra, sole e pioggia!
Ai primi di settembre iniziano a seccare anche le altre varietà e iniziamo la raccolta trepidanti per scoprire il tesoro nascosto sotto terra.


Abbiamo iniziato anche la raccolta delle tre varietà fornite dall'Istituto Strampelli di Lonigo (Cinquantina, Val Formazza e Tonda Rossa) per la sperimentazione in valle. Vi aggiorneremo sui risultati.

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